Conseguenze della resurrezione.
Nel post precedente, abbiamo visto che esistono prove storiche, che Gesù di Nazareth, dopo essere morto per crocifissione, è risorto dai morti. Gesù, prima di essere ucciso aveva affermato di essere il Figlio di Dio, cioè la seconda persona della Trinità, ed aveva predetto in maniera esatta, la sua morte e la sua resurrezione. Questo ci prova che egli è chi ha detto di essere, ovvero Dio. Quindi, se, come membri di una giuria, decidiamo di accettare queste prove, possiamo affermare che il caso di Gesù e risolto, e che Dio esiste. Se Gesù ci ha detto la verità, non solo dobbiamo accettare questo, ma anche che le Scritture sono vere.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 1: Il bar all'angolo.
Siamo nella hall di un hotel.
È passato un mese dall’ultimo tentativo di raggiungere la conferenza. E questa volta i nostri eroi: Papaia, Banani, Ravioli e il loro sarcastico assistente Igor ce l’hanno fatta.
Ravioli: Non posso ancora credere che ce l’abbiamo fatta. Siamo addirittura in anticipo per la conferenza.
Banani: Eh, Ravioli! Se ti avessimo dato ascolto e ci fossimo fermati a comprare quelle pizzette all’aeroporto, avremmo di nuovo perso l’aereo!
Ravioli: Ops! Hai ragione Banani, ma ancora adesso mi è rimasta la voglia di mangiare una di quelle saporite pizzette piene di genuino olio d’oliva.
Ravioli sta sbavando.
Papaia: Controllati Ravioli! Sono le sei di mattina!
Banani: Beh! Pensandoci bene anch’io sono affamato. Soprattutto dopo quela corsa all’aeroporto!
Papaia: La colazione all’hotel inizia solo tra mezz’ora. Che ne dite di andare a vedere se il bar all’angolo è aperto?
Ravioli: Ottima idea Papaia! Spero che abbiano già sfornato delle pizzette calde!
Banani: È vero! Anch’io ho notato quel bar dal taxi, mentre arrivavamo. Andiamo a vedere!
Ravioli: Ragazzi mi sono scordato di dirvelo … guardate qua che ho trovato in stanza!
Ravioli mostra ai colleghi un libro.
Banani: Non ci posso credere, hai trovato ancora un altro libro!
Papaia: Come si intitola?
Ravioli: Una causa non causata.
Papaia: Ah, no! La giurisprudenza non è proprio il mio genere.
Banani: Quando hai finito me lo presti? Io sono un gran fan della giurisprudenza, avrei fatto l’avvocato, ma i miei mi hanno costretto a diventare astronomo …
Banani cambia espressione per un attimo.
Igor: Probabilmente i tuoi ti hanno consigliato bene! Cosa dire a un figlio ... con la testa sempre per aria!
Banani (irritato) : Igor! La tua insolenza diventa ogni giorno più ardita!
Igor: Mi scusi signore … per favore … non mi faccia causa!
Banani non capisce la battuta.
Ravioli: Ehi, amici, smettetela! Non si tratta di un libro di giurisprudenza, ma piuttosto sembrerebbe trattarsi di un saggio di filosofia.
Papaia: Dai, che stiamo aspettando? Andiamo al bar!
Banani: Sì, andiamo.
I quattro escono dall’hotel.
Igor (trattenendosi sull’uscio): Il bar è proprio dietro l’angolo, eh? Che potrebbe mai succederci? Perderci per la città?
La Bibbia è vera.
Infatti, Gesù, nei vangeli, ha affermato più volte che le Scritture: cioè la legge e i profeti:
- Sono la parola di Dio.
- Contengono la verità.
- Vengono compiute attraverso la sua persona e il suo lavoro sulla croce.
Ecco alcuni passaggi nei quali Gesù parla delle Scritture.
“Non pensate che io sia venuto per abolire la legge o i profeti; io sono venuto non per abolire, ma per portare a compimento. Poiché in verità vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice passerà dalla legge senza che tutto sia adempiuto.” (Matteo 5: 17 – 18.)
“Queste sono le cose che io vi dicevo quand’ero ancora con voi: che si dovevano compiere tutte le cose scritte di me nella legge di Mosè, nei profeti e nei Salmi.” (Luca 24:44.)
“Se chiama dèi coloro ai quali la parola di Dio è stata diretta (e la Scrittura non può essere annullata),” (Giovanni 10:35.)
“Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che così avvenga?” (Matteo 26:54)
“Santificali nella [tua] verità: la tua parola è verità.” (Giovanni 17:17.)
“Abraamo rispose: “Se non ascoltano Mosè e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscita”” (Luca 16:31.)
Quindi, poichè Dio ha affermato che le Scritture: Legge e Profeti, sono vere, e Dio non mente, esse sono vere.
Per quanto riguarda il Nuovo Testamento, abbiamo già discusso ampiamente sulla sua affidabilità storica.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 2: Fidatevi di loro!
Siamo fuori davanti all’hotel.
Papaia e i suoi amici, sono usciti di buon ora per andarsi a prendere un caffè al bar dietro l’angolo..
Banani: Mannaggia! Ho dimenticato il cellulare in camera!
Ravioli: Non fa niente, torneremo all'hotel tra una decina di minuti.
Papaia: Il cellulare di Banani è l’unico col GPS. Forse sarebbe meglio farlo tornare in stanza a riprenderlo.
Banani: Penso che Ravioli ha ragione: tra qualche minuto sarò di nuovo in stanza, e sono le sei di mattina. Dubito che qualcuno mi chiami a quest’ora.
Papaia: Si, ma il GPS?
Banani: Non abbiamo detto che il bar è qua dietro l’angolo? Non sarà difficile trovarlo.
Papaia (ridendo): Eh, sì! Forse mi preoccupo troppo. Andiamo, colleghi , oggi mi sento un grande esploratore… il nostro cappuccino ci aspetta!
Ravioli: Vuoi dire le mie pizzette!
Siamo dietro l’angolo dell’hotel.
Ravioli: Ragazzi, qui non c’è niente.
Banani: Strano ... il bar doveva essere qua!
Papaia: Sono d’accordo, anch’io l’ho visto qui ieri dal taxi!
Igor: Magari dovremmo tornare indietro all’hotel e cercare nella direzione opposta.
Ravioli: Sei matto Igor? Tornare indietro? Non siamo arrivati fino a qua per tornare indietro.
Papaia: E’ vero! Sono sicuro che il bar è in questa direzione, io non torno indietro!
Banani: Forse dovrei prendere il GPS in stanza ...
Papaia: No! Perché prendere il GPS? Il bar è sicuramente qua vicino, andiamo a vedere al prossimo angolo, invece!
Siamo in un quartiere residenziale della città, nei pressi dell’Hotel.
I quattro hanno camminato per una decina di minuti, senza riuscire a trovare il bar.
Ravioli: Sentite, questo è l’ultimo isolato che ispezioniamo, io sono affamato e stanco!
Papaia: Perchè sei sempre così negativo, Ravioli? Non vedi che siamo quasi arrivati?
Banani: Si, Ravioli! Perchè non ci ascolti per una volta? noi sappiamo quello che facciamo!
I quattro continuano a camminare nella stessa direzione,
Igor: Il bar è proprio dietro l’angolo, eh? Uscendo dall’hotel ho iniziato ad avere uno strano presentimento … Vedete, in effetti, Banani e Ravioli hanno sbagliato carriera. Uno doveva essere avvocato e l’altro pizzaiolo. Mentre Papaia, come astronomo, ha scelto proprio la carriera giusta! Infatti, ancora una volta, il grande esploratore, sbaglia le distanze in maniera … astronomica!
Possiamo provare l’esistenza di Dio in altro modo?
Ma, il caso della resurrezione, è solo la punta dell’iceberg di una serie di prove, che vanno a formare il caso sull’esistenza di Dio.
Secondo Paolo, in Romani 1:18-21, tutti sono consapevoli dell’esistenza di Dio, ma alcuni sopprimono questa verità acciecandosi e perdendosi in vani ragionamenti.
Sempre secondo Paolo, le prove dell’esistenza di Dio, sono facilmente percepibili nella sua creazione.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 3: La taccagneria non paga.
Siamo in un quartiere residenziale a qualche chilometro dall’hotel.
Sono passate due ore da quando i nostri esploratori sono usciti per prendersi il caffè.
Ravioli: Secondo me, quando abbiamo girato a destra abbiamo sbagliato!
Banani: Non è vero! Abbiamo sbagliato quando abbiamo girato a sinistra tre volte! Non era come girare a destra?
Papaia: Vi sbagliate entrambi! Non abbiamo mai girato a destra e abbiamo girato a sinistra solo due volte!
Igor: Mi spiace dirvelo signori, ma sarebbe meglio ammettere che vi siete persi!
Ravioli: Ma come è possibile?
Banani: Vuoi dire che per prendere un caffè dietro l’angolo, ci siamo persi?
Papaia (con voce insicura): Ehi! Non facciamoci prendere dal panico … non ci siamo persi!
Banani: Sì, Papaia! E allora questo come lo chiami?
Papaia: Ehm... Potremmo definirla … una piccola deviazione panoramica! Sono sicuro che il bar è proprio qui nei paraggi!
Igor: Papaia è talmente perso, che non è più sicuro neanche su dove si trova il proprio naso!
Ravioli: Papaia, hai sbagliato di nuovo! Anche questa volta perderemo la conferenza!
Banani: Lo sapevo, Papaia! Ci hai messo nei guai un’altra volta!
Papaia: Oh! Guardate che anche voi eravate d’accordo a cercare il bar!
Ravioli: Non so se è peggio la fame, la stanchezza, o la preoccupazione di perdere la conferenza!
Papaia: Ravioli, calmati! Sediamoci qua su questo praticello, e riposiamoci un po’.
I quattro si siedono e Ravioli inizia a leggere il libro che ha trovato. Dopo qualche minuto, Banani vede qualcosa.
Banani: Guardate la! C’è una fermata dell’autobus! Potremmo arrivare alla conferenza con l’autobus!
Papaia: Ottima idea, Banani!
Siamo alla fermata dell’autobus.
I quattro arrivano alla fermata dell’autobus, proprio mentre un autobus sta arrivando.
Ravioli: Papaia, chiedi all’autista!
Papaia: Scusi signor autista, ci sa dire se questo autobus va al centro conferenze?
Autista: Sì, salite pure. Alla fermata giusta vi avviso.
Banani (saltando di gioia): Evviva! Ce l’abbiamo fatta!
Autista: Bene! Sono contento di potervi aiutare, ma adesso dovete pagare il biglietto.
Papaia: Non c’è problema. Ecco qua … pago subito, con la carta.
Papaia fruga nelle tasche ma non trova la carta.
Papaia: Accidenti! Ho scordato il portafoglio in stanza! Banani, potresti pagare per me, per favore?
Banani: Beh … veramente anch’io ho lasciato il portafoglio in stanza.
Ravioli: Oh, no! Non avrei dovuto rivelare a Banani il mio piccolo segreto per non pagare al bar! Adesso abbiamo lasciato tutti il portafoglio in stanza!
Papaia: Siamo rimasti senza un centesimo! Come abbiamo potuto essere così stupidi!
Banani: Eh, no! Parla per te, io non sono stupido!
Igor: … No comment!
Ravioli: Signor autista, ci può fare credito? La pagheremo alla fine della conferenza.
Autista: Eh, no! Niente biglietto, niente corsa! Mi spiace ma devo cortesemente chiedervi di scendere dall’autobus.
Banani: Per favore! E’ una cosa molto importante!
Papaia: Igor… Tu hai qualche soldo con te?
Igor: No, signore! Purtroppo sono sei mesi che non ricevo il salario!
Autista: Se non potete pagare dovete scendere! Non costringetemi a chiamare il controllore!
I quattro scendono dall’autobus, quasi piangendo. L’autobus parte e si allontana.
Igor: Ognuno di questi tre imbecilli, pensava di essere più furbo degli altri. Il vecchio trucco del portafoglio a casa, per scroccare il caffè al bar, non ha funzionato. Invece sono finiti senza un centesimo, senza il caffè, e senza nemmeno il bar! Poveri dilettanti! Non sanno che io, i miei soldi … li nascondo dentro le scarpe!
Argomento Cosmologico.
Questo è proprio il fulcro dell’argomento cosmologico, pronunciato per la prima volta da Tommaso D’Aquino e rivisto, in seguito da W. Lane Craig. Come ci spiega Paolo, possiamo capire che Dio esiste, semplicemente rendendoci conto che, come ogni altro progetto, l’universo, cioè tutto ciò che esiste: spazio, tempo, materia, energia, leggi naturali, logica, e vita, ha un autore: Dio.
L’argomento ci mostra che applicando il semplice principio di causalità :”ogni effetto ha una causa”, all’universo, arriviamo alla necessità dell’esistenza di Dio. L’argomento segue in cinque punti:
- 1. Tutto ciò che inizia a esistere ha una causa.
- 2. L’universo ha iniziato a esistere.
- 3. Pertanto, l’universo ha una causa.
- 4. Se l’universo ha una causa, allora esiste un Creatore personale non causato dell’universo che, senza l’universo, è senza inizio, immutabile, immateriale, senza tempo, senza spazio ed enormemente potente.
- 5. Pertanto, esiste un Creatore personale non causato dell’universo che, senza l’universo, è senza inizio, immutabile, immateriale, senza tempo, senza spazio ed enormemente potente.
Il Creatore personale citato nei punti 4 e 5 è comunemente chiamato: Dio.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 4: La fiera.
Siamo alla fermata dell’autobus.
I quattro sono seduti sulla panchina, pensando a come usciranno da questa situazione.
Papaia: Ricapitolando, abbiamo la soluzione a portata di mano, ma, senza soldi per il biglietto, siamo intrappolati qua. Non so più che fare colleghi. Penso che dovremmo arrenderci e tornare all’hotel a piedi. La conferenza è andata.
Banani: Ricapitolando, dovevamo solo prendere un caffè all’angolo, e adesso ci ritroviamo dall’altra parte della città senza soldi, e in tempo per perdere la conferenza. Il tutto grazie a Papaia, il grande esploratore!
Papaia: Se voi non fosse stati così taccagni da dimenticare propositamente il portafoglio a casa, avremmo già risolto la situazione!
Ravioli: Ma tu lo sapevi che contavamo su di te per pagare, Papaia! Come hai potuto scordarti il portafoglio anche tu!
Papaia: Ma perché devo essere sempre io a pagare tutto! Era solo un caffè! Una volta tanto avreste potuto anche collaborare!
Igor: Se solo non mi aveste chiesto il mio ultimo salario in prestito, avrei pagato io volentieri. Ma adesso non ho soldi.
Igor sta mentendo. Ha i soldi dentro le scarpe.
Igor (rivolto al pubblico): Vedete! Pagare sarebbe troppo facile. Voglio vedere cosa inventeranno questi tre svitati. E poi, se sapessero che ho dei soldi, inizierebbero a chiedermeli in prestito. Con questi tre finti ricchi, ho capito che il mio salario va a me, e poi torna a loro. Per questo l’ho chiamato… il salario ping pong!
Banani: Cosa sono quelle bancarelle laggiù?
Ravioli: Una fiera! Ci sarà da mangiare! Ah, dimenticavo! Non abbiamo soldi.
Papaia: Andiamo là, magari riusciamo a convincere qualcuno a darci un passaggio!
Ravioli: Io non vado in macchina con sconosciuti. Comunque, magari troveremo campioni omaggio di cibo. Sono d’accordo, andiamo la.
Banani: E va bene! Cosa abbiamo da perdere?
Siamo alla fiera.
I quattro arrivano alla fiera. Tra le numerose bancarelle si erge un piccolo palco musicale, con un cartello.
Banani: Cosa dice qua? Competizione di karaoke …
Ravioli: Primo premio: cento dollari!
Papaia: Colleghi, abbiamo trovato la soluzione ai nostri problemi.
Ravioli: Non capisco? Cos’hai in mente?
Papaia: E’ semplice, canterò alla competizione, vinceremo i cento dollari di premio, e potremo pagare il biglietto dell’autobus.
Banani: Sì, se solo tu sapessi cantare ...
Ravioli: Perchè no, Banani! Lascialo provare, chi lo sa, potremmo vincere …
Papaia si mette in fila per iscriversi alla competizione. Ravioli approfitta per parlare a Banani del libro che ha trovato.
Ravioli: Ehi, Banani, ti ricordi quel libro che ho trovato. Lo stavo leggendo qualche minuto fa. Parla delle prove dell’esistenza di Dio.
Banani: Non possiamo dimostrare l’esistenza di Dio. Non ci sono prove.
Ravioli: E invece il libro mostra che esistono prove e possiamo dimostrare l’esistenza di Dio con un semplice ragionamento.
Banani: Come?
Ravioli: Vedi, Banani. Ogni cosa che inizia ad esistere ha una causa.
Banani: E’ vero. E con questo?
Ravioli: Io e te, sappiamo bene che l’universo ha un inizio.
Banani: Sì, effettivamente, l’universo inizia ad esistere, a un certo punto con spazio, tempo, materia ed energia.
Ravioli: E allora, anche l’universo deve avere una causa.
Banani: Sì, la causa è la singolarità.
Ravioli: No. La singolarità è sempre l’universo. Non possiamo spiegare l’universo con se stesso.
Banani: E’ vero! Questo ha senso. La causa deve essere separata dall’universo.
Ravioli: Questa causa è Dio.
Banani: Interessante.
Papaia è tornato dalla fila.
Papaia: Ragazzi, mi sono iscritto. Canterò al karaoke e vincerò la competizione!
Banani: Non so, Papaia. Ma vale la pena tentare.
Igor: Banani pensa che la cosa peggiore che possa succedere a Papaia per aver partecipato alla competizione di karaoke della fiera, è che non riescano a vincere il premio. In realtà, non ha fatto bene i conti con la realtà delle cose. Per come la vedo io, con le prestazioni artistiche di Papaia, saremo fortunati se non verremo linciati dalla folla
Spiegazione del primo punto.
Il primo punto è una conseguenza del principio di causalità. Ogni giorno vediamo cose essere costruite dalle persone e iniziare a esistere. Vedendo un’automobile parcheggiata in strada, nessuno mai penserebbe che essa è apparsa dal nulla. Tutti sanno che essa ha una causa per la sua esistenza. Come per esempio il progettista che l’ha disegnata, i meccanici che l’hanno assemblata, e così via.
Questo si applica a ogni cosa che inizia a esistere per mano dell’uomo, o anche per processi naturali, come per esempio, una duna formata dal vento.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 5: Papaia sa cantare!
Siamo alla fiera.
La competizione inizia, e i residenti del quartiere si presentano a turno sul palco per la loro performance musicale. Anche Papaia aspetta, emozionato, il suo turno per esibirsi nella competizione. Banani e Ravioli, approfittano dell’attesa per discutere del libro.
Banani: Il ragionamento è semplice e diretto. Che ne dici del primo punto?
Ravioli: Penso che il primo punto sia un qualcosa di ovvio. Ogni cosa che ha un inizio ha anche una causa. Deve essere così, come potrebbe essere altrimenti?
Banani: Sono d’accordo, non si è mai vista una sedia montarsi da sola. Per iniziare a esistere come sedia, qualcuno deve assemblarne i pezzi.
Ravioli: E’ proprio quello che stiamo dicendo.
Banani: Sì, ma non stiamo cadendo in un gioco di parole? Per esempio anche una duna inizia a esistere quando il vento la crea dalla sabbia.
Ravioli: Sì, e infatti, la duna inizia a esistere a causa del vento. Che il processo sia naturale o no, c’è sempre una causa.
Banani: E’ vero. Hai ragione.
Finalmente è il turno di Papaia. Il presentatore sale sul palco.
Presentatore: Carissimi vicini del quartiere, oggi abbiamo con noi anche un turista, e un famoso astronomo, che ci ha chiesto di partecipare alla competizione. Visto che siamo un vicinato cordiale e ospitale, abbiamo deciso di iscriverlo. E adesso, quindi, fate un applauso di incoraggiamento per il professor Jeff Papaia!
La piccola folla applaude calorosamente. Papaia appare sul palco un po’ teso e timido. Il microfono fischia.
Igor: Ecco che ci siamo … Preparatevi alla fuga!
Papaia inizia a cantare, mostrando un talento naturale. La folla è in delirio. Non sono Papaia è perfettamente intonato, ma mostra anche delle tecniche vocali avanzate.
Banani: Wow! Questa è una sorpresa, Papaia sa cantare!
Ravioli: Non me lo sarei mai immaginato, mi viene quasi la pelle d’oca.
Igor rimane a bocca aperta.
Banani: Ha una tecnica quasi perfetta, forse l’unico difetto è che non riesce a sostenere le note abbastanza a lungo.
Ravioli: Direi che questo non è un problema per la folla.
Papaia ha scelto un brano hard rock, la folla sta ballando e muovendo la testa su e giù a ritmo di musica.
Banani: Incredibile, sta anche facendo una piccola coreografia.
Ravioli: Sono sicuro che vincerà! Urrà, potrò comprare da quella bancarella delle pizzette!
Papaia ha finito il brano. La folla applaude in standing ovation.
Igor: Parlando di carriere sbagliate, questa volta devo ammettere che Papaia avrebbe un futuro nella musica. Ma forse è meglio lasciare le cose così come stanno. Infatti più che perdersi nella bellezza della melodia durante la sua performance, potrebbe perdersi durante lo show, tra i camerini e il palco.
Esistenza e riorganizzazione.
Se pensiamo a un auto che inizia a esistere, possiamo vederla come un insieme di pezzi che si trovano in stati differenti. All’inizio i pezzi sono tra loro disconnessi, alla fine essi si trovano in una configurazione ordinata e funzionale, che permette alla macchina di funzionare correttamente.
in questo caso, come in tutti gli altri, iniziare a esistere è, in realtà, un cambiamento di stato, nel quale i materiali vengono riorganizzati. Per fare ciò è necessario che qualcuno o qualcosa faccia un certo lavoro, riorganizzando i materiali, così come gli operai assemblano la macchina.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 6: Per una volta ... utile!
La competizione continua, fino all’ultimo partecipante. Poi il presentatore sale sul palco per la sentenza della giuria.
Presentatore: Signori e signore, il vincitore della nostra competizione annuale di karaoke, è, senza ombra di dubbio … Papaia!
La folla applaude in delirio. Banani e Ravioli saltano di gioia. Igor è rimasto tutto il tempo con la bocca aperta e senza parole.
Presentatore: Ecco qua, signor Papaia. Il primo premio della competizione. Una bella banconota da cento dollari!
Papaia mostra a tutti la banconota dal palco, poi scende a parlare con gli amici.
Papaia: avete visto? Tutto sotto controllo, possiamo andare alla conferenza!
Ravioli: Sì, ma c’è ancora un problema.
Papaia: Quale?
Ravioli: L’autista potrebbe non avere il resto per la banconota da cento dollari …
Papaia: E quindi? Cosa suggerisci?
Ravioli: Beh! Potremmo cambiare i soldi comprando qualcosa alle bancarelle …
Papaia: Per esempio?
Ravioli: Per esempio, una di quelle succulente pizzette.
Papaia: E va bene. Comprati qualche pizzetta, ma non esagerare!
Ravioli corre, con la bava alla bocca, a comprare le pizzette alla bancarella, e inizia subito a mangiarle voracemente.
Banani: Come fai a mangiare quelle pizzette così piene zeppe d’olio? Attento, Ravioli! Potresti fare indigestione.
Ravioli non risponde nemmeno, concentrato a saziare la sua fame arretrata. Banani illustra a Papaia i contenuti del libro trovato da Ravioli.
Papaia: Sì, questo è molto interessante. In realtà, nulla di ciò che vediamo inizia realmente a esistere. Si tratta solo di una riorganizzazione di materiali.
Banani: E’ vero. I materiali passano da uno stato meno organizzato a un altro. Ma questo avviene sempre a causa di qualcosa.
Papaia: Certo. Non possiamo negare il principio di causalità, in nessun ambito della nostra realtà.
Igor sta osservando Ravioli che si ingozza di pizzette.
Igor: La fame ossessiva di Ravioli è un po’ come l’energia nucleare. Utile per risolvere il problema delle monetine per l’autobus, ma pericolosa se lasciata incontrollata. Speriamo che una volta nell’autobus non si verifichi una … esplosione di pizzette!
Spiegazione del secondo punto.
Come ogni altra cosa, anche l’universo inizia ad esistere. Su questo, sia la scienza secolare che i creazionisti, sono d’accordo. Esistono numerose prove che ci mostrano che l’universo ha inizio in un certo momento della storia, un numero finito di anni fa.
La termodinamica ci prova che l’universo ha un inizio.
Oggi sappiamo che nell’universo esiste una certa quantità di energia. Nonostante essa esista in quantità enormi, essa ha un limite finito. Tramite dei semplici esperimenti siamo in grado di mostrare che esiste un processo a livello universale, per il quale tutta l’energia disponibile in varie forme utile per eseguire lavoro, si disperde in calore. Proiettando questo processo un un futuro remoto, tutta l’energia si disperde in calore e si arriva allo stato chiamato: morte entropica nell’universo, nel quale ogni punto ha la stessa temperatura e tutti gli atomi sono tra loro equidistanti. In questo scenario, ne vita ne corpi celesti sono più in grado di esistere.
Da qui possiamo affermare che l’universo non è infinito, ma ha un inizio. Altrimenti ci troveremmo nello stato di morte entropica, che sarebbe stato raggiunto un numero indefinito di anni fa.
È importante capire che non c’è bisogno della teoria del big bang per affermare che l’universo ha un inizio. Al contrario, vediamo, attraverso la termodinamica che si ha il passaggio spontaneo dall’ordine al caos, e non viceversa. Un universo che inizia già completamente formato con il massimo di energia disponibile in altre forme, è più compatibile con la realtà osservata.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 7: I venti formaggi.
Siamo alla fermata dell’autobus. I quattro sono seduti sulla panchina con il morale alto.
Banani: Non posso ancora credere che ce l’abbiamo fatta.
Papaia: Ve l’avevo detto. Papaia risolve tutti i problemi. Non a caso sono il vostro leader!
Ravioli: Io non ho un leader! Comunque sono felice per due motivi: uno, ho riempito lo stomaco di gustose pizzette, e due tra pochi minuti saremo alla conferenza.
Banani: Abbiamo aspettato tanto per questo momento. Cosa potrebbe rovinarlo?
Igor: Ho una mezza idea …
Mentre aspettano l’autobus Ravioli inizia a parlare del libro che ha trovato.
Ravioli: Qui dice che il secondo punto è che l’universo ha un inizio.
Banani: Sì, questo lo sappiamo, si tratta del big bang.
Ravioli: No, l’autore non crede nel big bang, ma in un universo che inizia già formato.
Papaia: In ogni caso abbiamo le leggi della termodinamica che ce lo confermano.
Ravioli: Ehi! Guardate!
Papaia: Sta arrivando l’autobus?
Ravioli: No! C’è uno stand, la alla fiera. Come ho fatto a non vederlo? E’ una competizione culinaria!
Banani: Ravioli? Cosa hai in mente?
Ravioli, d’un tratto, si alza dalla panchina e attraversa la strada. Quasi investito da un camion che strombazza sonoramente, scompare tra la folla nello stand della fiera.
Papaia: Cosa ha fatto?
Banani: Non ci posso credere!
I due si alzano per inseguire Ravioli, Igor li segue, guardando l’autobus che sta arrivando alla fermata.
Igor: Cosa mai potrebbe rovinare questo momento? Ah, ah, ah!
Siamo allo stand della competizione culinaria. I tre incontrano Ravioli, tutto contento, allo stand.
Papaia (autoritario): Ravioli, vieni via di là, immediatamente!
Banani (nel panico): Presto, Ravioli! Perderemo la conferenza!
Ravioli (sorridendo calmo): Troppo tardi! Mi sono già iscritto. Avete visto quanti ingredienti? Finalmente posso cucinare le penne ai 20 formaggi! Non vedo l’ora di mangiarmeli!
Papaia (agitato): Ravioli, resta concentrato! La conferenza è più importante.
Ma Ravioli volta le spalle agli amici e continua a cucinare.
Igor: Ho io una buona idea: prendiamo della cioccolata, gliela facciamo vedere e lo attiriamo fino al centro conferenze! In Minecraft questa tecnica funziona anche coi polli e con i maialini!.
Spiegazione del terzo punto.
Se l’universo ha un inizio, allora, per il principio di causalità, deve avere anche una causa. Questa è una semplice conseguenza dei primi due punti.
Dobbiamo considerare che oggi sappiamo che spazio, tempo, materia ed energia, sono tra loro interconnessi. Questo vuol dire che dove uno di questi aspetti inizia a esistere, anche gli altri devono iniziare con esso.
Se negassimo questo punto, dovremmo accettare che un nuovo universo può materializzarsi dal nulla, senza motivo. Dobbiamo tenere anche conto che la teoria del big bang non fornisce una spiegazione per l’esistenza dell’universo. La singolarità non può spiegare l’universo, visto che si tratterebbe dello stesso universo in un differente stato.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 8: Con le buone o con le cattive.
Siamo alla fiera, nello stand della competizione culinaria.
Ravioli, nonostante le disperate richieste dei suoi amici, continua a cucinare le sue penne ai 20 formaggi.
Ravioli: Ecco qua! È pronto, adesso dobbiamo solo aspettare il verdetto della giuria. Guadagnerò il premio di cento dollari e gusterò il mio piatto preferito!
Banani: No, Ravioli! Non c’è più tempo! Il prossimo autobus per la conferenza passa tra pochi minuti!
Papaia: Guarda, Ravioli, che io mi sono stufato di questa storia! Non ho fatto tutta questa strada con te per lasciarti qua. Per il tuo stesso bene, verrai con le buone o con le cattive!
Ravioli: Tutto bene, lasciatemi solo mettere via le mie penne ai 20 formaggi in questa vaschetta per l’asporto. Spero che a centro conferenze ci sia almeno un microonde.
Finalente i quattro lasciano la fiera e tornano alla fermata dell’autobus. Durante l’attesa, Ravioli discute del libro che ha trovato.
Ravioli: Qui dice che l’universo non è spuntato fuori dal nulla senza motivo.
Banani: Perchè no? Questa potrebve essere la spiegazione più semplice.
Ravioli: Vedi, Banani, se fosse così, un altro universo potrebbe spuntare fuori dal nulla, in qualsiasi momento, e senza una ragione.
Banani: Ovviamente questo non è possibile … o almeno spero!
L’autobus è arrivato. Questa volta i nostri amici, salgono e partono senza problemi.
Siamo davanti al centro conferenze.
I quattro trovano le porte chiuse, è troppo tardi la conferenza è già iniziata.
Banani: Oh, no! siamo arrivati troppo tardi. Hanno chiuso le porte!
Ravioli: Non può essere! Andrò a vedere.
Ravioli si avvicina alle porte e tenta di aprirle ma esse sembrano essere state chiuse a chiave.
Papaia: Ragazzi, abbiamo fatto tutta questa strada per trovare le porte chiuse? No non posso arrendermi a questa idea. Farò un giretto qua attorno per vedere se c'è un'altra entrata.
Banani: Aspetta, Papaia! Vengo con te.
I quattro seguono Papaia nel giro attorno al centro conferenza. Finalmente Papaia incontra una piccola porta aperta, sul retro dell'edificio.
Ravioli: Guarda là. C'è una porta aperta e non c'è nessuno all'entrata.
Banani: forse dovremmo lasciar perdere. Non mi sembra un'entrata aperta per il pubblico.
Papaia: Non vedo quale sia il problema. Abbiamo comprato i biglietti e abbiamo tutto il diritto di entrare.
Igor: Di solito si entra dalla porta principale e si esce da quella sul retro, quando la conferenza è finita. Questa volta faremo il contrario: entriamo dal retro e usciamo dalla principale... trascinati fuori dalla sicurezza!
Spiegazione del quarto punto.
In pratica non possiamo spiegare l’universo con l’universo. Visto che esso inizia a esistere, la sua causa esiste anche senza l’universo.
Per capire questo concetto possiamo fare l’analogia di un libro e del suo autore. L’autore è la causa dell’esistenza del libro. L’autore esiste anche senza il libro. Non possiamo spiegare il libro con il libro. Per spiegare il libro ci serve l’autore.
Nessun libro si scrive da se. Ne, un incidente dovuto al caso può scrivere un libro. Per scrivere un libro abbiamo bisogno di una mente intelligente, ovvero di una persona che lo scrive. Adesso se consideriamo che l’universo è più complesso di un libro, capiamo che dietro di esso esiste una mente personale e intelligente.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 9: Uno strappo alla dieta.
Siamo nel camerino di Bart Bluejeans. Ospite d'onore della conferenza.
Mentre gli altri tre discutono se sia il caso o no, di entrare dalla porta di servizio, che hanno trovato aperta sul retro dell'edificio, Ravioli è già entrato.
Ravioli: Guardate, questo è il camerino dell'ospite d'onore: Bart Bluejeans!
Ravioli, distratto dalla scoperta, inciampa su un tavolino sul quale è poggiata una vaschetta per alimenti. Tavolo e vaschetta cadono insieme con Ravioli, che inciampando fa cadere anche la propria vaschetta, contenente il suo piatto: le penne ai venti formaggi.
Banani: Ravioli stai bene?
Ravioli: Sì tutto a posto solo che la mia vaschetta è caduta a terra.
Papaia: Presto Ravioli! raccoglila subito e andiamo a sederci al nostro posto alla conferenza.
Banani: È vero. dobbiamo sbrigarci. Abbiamo già perso la prima parte della conferenza.
Ravioli: Sì, arrivo subito, ma qui c'è un problema.
Papaia: Quale?
Ravioli: la mia vaschetta è identica a quella che stava poggiata sul tavolo. Adesso non so più quale delle due è la mia.
D'un tratto si sente un rumore. È Bart Bluejeans che sta tornando al camerino. Ravioli prende in fretta una vaschetta qualsiasi, e mette a posto l'altra sul tavolino.
Bart Bluejeans: Ah! Che bello! Finalmente ho un pochino di tempo per mangiare, prima del mio intervento alla conferenza. Ecco qua la mia vaschetta con il pranzo! Non vedo l'ora di mangiarmi la mia bella insalata di pollo!
Bart apre la vaschetta ma rimane deluso dal contenuto.
Bart: E questo cos'è? Non ci posso credere! Hanno sbagliato di nuovo l’ordinazione. Purtroppo non c’è più tempo per farmi portare l'ordine giusto. Dovrò mangiare quello che c'è qua dentro.
Bart Inizia a mangiare il contenuto della vaschetta, ovvero le penne ai 20 formaggi, cucinate da Ravioli alla fiera.
Bart: Uhm... Tutto sommato non mi è andata male. Questo cibo è saporito e buono. Penso che lascerò perdere il reclamo sulla app.
Nel frattempo,i quattro scienziati si sono seduti ai loro posti, alla conferenza, e sono ansiosi di sentire Bart Bluejeans nella sua performance.
Ravioli: Ragazzi, stavo pensando ancora a quel libro che ho trovato. Lo sapevate che un libro non si può scrivere da sé?
Papaia: gli sembra ovvio, Ravioli. Non c'è bisogno di leggere un libro per capirlo.
Ravioli: Sì, ma la cosa che non è tanto ovvia è che per scrivere un libro ci vuole un autore.
Banani: Scusa Ravioli, ma anche questa è una cosa molto ovvia.
Ravioli: Hai ragione Banani. La cosa non ovvia è che l'universo è più complesso di un libro.
Papaia: Per favore, Ravioli. Dicci dove vuoi arrivare. Non ne posso più di questo giochino.
Ravioli: Scusate vi ho detto già che l'autore è una persona?
Banani: Durante la mia infanzia, ho provato a far scrivere un libro dal mio gatto, ma questo esperimento non è andato molto bene. Penso proprio che ci voglia una persona per scrivere un libro.
Ravioli: Allora, se per scrivere un libro ci vuole una persona, e l'universo è più complesso di un libro, allora per creare l'universo, ci vuole una persona.
Papaia: Ben detto, Ravioli! Ma adesso fai attenzione, perché la conferenza sta iniziando.
Igor: Ci vuole un autore per scrivere un libro? Beh, eccolo qua! Mi avete trovato. Sarò io a raccontare le gesta di questi tre scienziati super imbranati... e credetemi, sarà un bestseller!
Proprietà della causa dell’universo.
Il quarto punto ci elenca una serie di proprietà della causa dell’universo. Abbiamo già visto che essa è esterna ad esso ed è personale. Possiamo quindi riferirci ad un Creatore. Questo essere non è soggetto ne a tempo, ne a spazio, ne a materia, ne a energia. Poichè Egli da inizio a queste dimensioni, possiamo dire che il Creatore dell’universo è
- Atemporale: cioè eterno e immutabile
- Immateriale: cioè non composto ne di materia ne di energia.
- Incausato: poichè non ha inizio e quindi non ha bisogno di una causa.
- Enormemente potente: in grado di dare inizio e controllare l’universo.
Dobbiamo chiarire alcuni punti. Per prima cosa, il fatto che il Creatore è esterno al tempo, lo rende anche immutabile. Infatti il concetto di cambiamento è legato al tempo, quindi un essere atemporale, non può cambiare. Infine per capire come mai il Creatore ha il pieno controllo sulla nostra realtà, dobbiamo tornare all’analogia col libro. L’autore di un libro ha il pieno controllo sulla sua opera, che può scrivere, e cambiare a piacimento. Egli, inoltre ha accesso ad ogni pagina e conosce ogni dettaglio in esso contenuto. Possiamo dire, perciò, che il Creatore è anche onnisciente e onnipotente rispetto alla nostra realtà.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 10: Le conseguenze.
Siamo nel camerino di Burt Bluejeans.
Bart: Ahi! ahi! Ma cosa c'era in quel cibo? Mi fa male la pancia devo correre al bagno!
Mentre aspettano che la conferenza abbia inizio, gli scienziati, dalla sala centrale, vedono delle persone che entrano dalla porta principale.
Papaia: Senti Ravioli. Ma non avevi detto che la porta principale non era chiusa a chiave?
Banane va a trovare la porta principale, che si apre senza problemi.
Banani: Guarda Ravioli! bastava spingere.
Ravioli: Ops! … E io ho solo tirato …
Papaia: Vuoi dire che abbiamo corso tutto questo rischio per niente? E che la porta era aperta, e che bastava spingere?
D'un tratto un un organizzatore della conferenza si presenta davanti agli scienziati, chiedendo di parlare con Papaia. L'organizzatore chiede a Papaia di parlare sul palco al posto di Bart, che si è sentito male e non potrà partecipare alla conferenza. Dopo qualche istante di esitazione Papaia accetta con grande onore. Ravioli e Banani incoraggiano Papaia, che si accinge a salire sul palco e prendere il microfono.
Papaia (al microfono): Amici e colleghi. È per me un grande onore questa sera, parlare al posto del professor Bluejeans, che purtroppo ha avuto un inconveniente. Come grande fan del professore, vi illustrerò i risultati dei suoi utimi studi. Ma prima di fare questo, vorrei cogliere l’occasione di parlarvi di un'esperienza che ha cambiato la mia vita in quest'ultimo mese.
Papaia racconta al pubblico di come la conoscenza dell'argomento dei 5 fatti minimi sulla resurrezione di Gesù, ha aperto nella sua mente la possibilità per l'esistenza del soprannaturale. Inoltre parla al pubblico dei propri dubbi sulla verità della teoria del Big Bang, dopo aver scoperto che la causa dell'universo deve essere un Creatore personale.
Mentre sta ancora parlando due membri della sicurezza salgono sul palco e lo trascinano via togliendogli il microfono dalla mano.
Papaia: Mi lasci stare! Sto ancora parlando al pubblico!
Security: Per favore, signore. Ci segua senza fare storie.
Igor Ancora una volta è meravigliato per il comportamento di Papaia sul palco.
Igor: Sembra che il palco tiri fuori il meglio da Papaia. In questo caso il suo coraggio si è rivelato molto maggiore della sua capacità di trovare un bar … dietro l'angolo!
Spiegazione del quinto punto.
Il quinto punto è il più sempilce dei cinque. Infatti se questo Creatore deve esistere, allora esiste. Poichè non ci sono spiegazioni alternative per spiegare l’esistenza dell’universo, abbiamo dimostrato l’esistenza del suo Creatore, che presenta le proprietà elencate.
Conclusione.
Quando mettiamo insieme l’argomento cosmologico con quello della resurrezione di Gesù, abbiamo una risposta ovvia alle nostre domande.
Dio esiste, ed ha creato ogni cosa, incluso il genere umano. Non solo Dio ci ha creato, ma ci ama con un amore perfetto. Egli ci ha rivelato la verità, prima attraverso la sua parola nelle Scritture, poi mandando suo Figlio a rivelarcela di persona. Dio ci ha mostrato il suo amore sacrificandosi sulla croce per pagare il prezzo dei nostri peccati e offrirci la grazia e la vita eterna. Oggi puoi accettare questo dono e passare l’eternità in Sua presenza. Al contrario puoi decidere di rifiutare e pagare per i tuoi peccati nel tormento eterno dello stagno di fuoco.
Per la serie: Papaia Licenziato. Episodio 11: Un grosso rischio.
Siamo all'osservatore spaziale della N.A.S.A.L.
Il capo ha convocato Papaia e gli altri scienziati per far loro un discorso a quattrocchi.
Capo: Papaia! Ma cosa ti è saltato in mente quando stavi la sul palco? Non ti rendi conto che ci hai messo in imbarazzo davanti a tutta la comunità scientifica.
Papaia: Signor capo, non so proprio cosa dirle. Purtroppo, ho scoperto una verità che è diversa da quella che ho imparato sui banchi di scuola, e qui nel laboratorio della N.A.S.A.L.
Capo: Papaia, non mi interessa cosa pensi durante il tuo tempo libero. Ma quando sei qui al lavoro devi pensare come diciamo noi. Perché ci sono un sacco di soldi in gioco!
Papaia: Ma la scienza non dovrebbe cercare la verità al posto di mantenere uno status quo?
Capo: La verità non paga la tua bolletta della luce, nè il tuo affitto, né la tua cena, caro Papaia! Cerca di metterti in riga, altrimenti la prossima volta, sarò costretta ad allontanarti dall’ osservatorio. Tu e i tuoi colleghi! Sono stato chiaro?
Papaia (esitando): Sì, signore!
Igor: Se fossi Papaia, non mi preoccuperei più di tanto. Dopo quello che abbiamo scoperto in questi giorni, anche se la carriera di scienziato gli andasse male, potrebbe sempre tentarne una, a tempo pieno … nella musica!
Grazie per la lettura e arrivederci al prossimo post.
Links.
Attendibilità storica del Nuovo Testamento.
Libri.
William L. Craig: The Kalām Cosmological Argument.
Gary Habermas: The Case for the Resurrection of Jesus.
Thomas Aquinas: Summa Theologiae: A Concise Translation